Possibile dissoluzione KRAIL in Ucraina

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Il governo dell’Ucraina parla di una possibile dissoluzione dell’ente regolatore del gioco d’azzardo, conosciuto anche come KRAIL

La proposta è stata presentata di recente da Fedorov, il vice primo ministro, e l’idea è quella di sostituire l’ente con un organo esecutivo di nuova creazione. 

Ma per quale motivo il governo vuole dissolvere l’ente? E come sarebbe formato il nuovo organo esecutivo? Andiamo a scoprirlo nei prossimi paragrafi di questo articolo a cura dei nostri esperti di settore. 

Indice

Perché in Ucraina si parla di una possibile dissoluzione del KRAIL?

Il motivo per cui il governo dell’Ucraina parla di una possibile dissoluzione del KRAIL è che, ultimamente, l’ente non è in grado di rilasciare le licenze in modo tempestivo. 

La situazione, però, non dipende solamente dall’ente stesso. Infatti, con la legge marziale decretata dal presidente del paese a causa della guerra in corso, molti membri del KRAIL hanno dovuto imbracciare le armi e recarsi sul campo di battaglia. 

Proprio per questo molte riunioni non sono state effettuate, ci sono stati molti ritardi e pause nei normali processi dell’ente e, di conseguenza, i rilasci delle licenze stanno slittando nel tempo.

Il nuovo organo esecutivo che è stato proposto

Con una possibile dissoluzione del KRAIL, il mercato del gioco d’azzardo dovrà, per forza di cose, essere gestito in maniera differente

Nella proposta fatta si parla della creazione di un nuovo organo esecutivo che, vista la corrente situazione, diventerebbe l’unico responsabile della gestione del gioco d’azzardo. 

Oltretutto, con la trasformazione dell’ente regolatore, le richieste per le licenze verranno automatizzate, rendendo il processo di rilascio più snello e veloce. 

Le dichiarazioni del presidente del KRAIL che vede una possibile dissoluzione molto vicina

Il presidente del KRAIL, dopo aver sentito parlare di questa possibile dissoluzione dell’ente, si è detto perplesso su ciò che il governo vuole fare

Queste sono state le parole di Ivan Rudy: “Ad essere sincero, non ho capito a cosa servisse questa storia, quale fosse l’efficacia finale. Dopo aver esaminato le tesi principali, ho visto che le modifiche proposte sono, di fatto, la legislazione attuale. Non ho capito cosa stiamo cambiando”.

E ha poi continuato: “Quante nuove licenze ci aspettiamo di ricevere? In tre anni ne sono state rilasciate circa 36 per i diritti operativi, oltre a un gran numero di licenze per le apparecchiature di gioco. Perché sprecare denaro e creare un prodotto di automazione per qualcosa che ha un’importanza numerica limitata, relativamente parlando”.

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