Accordo Blackstone-Crown approvato dalla corte federale

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La corte federale australiana approva l’accordo tra il colosso Blackstone e il gruppo Crown Resorts. 

Con questo accordo, Blackstone potrà portare a termine l’acquisizione del gruppo australiano per un valore di 8,87 miliardi di $ australiani. 

Ma andiamo subito a vedere, quindi, a cosa porterà questa approvazione della proposta depositata dal gruppo ancora mesi fa e di cui vi avevamo parlato in questo articolo.

Indice

Cos’è Blackstone?

Blackstone, il gruppo che si è finalmente visto approvare l’accordo per l’acquisizione di Crown Resorts, è una delle più grosse società finanziarie a livello mondiale. 

Ha sede a New York, negli Stati Uniti, ed è quotata sulla Borsa di New York (NYSE). È un’azienda specializzata in investimenti immobiliari, hedge funds, private equity e strategie d’investimento. 

Al 2021 gestiva un fondo di oltre 880 miliardi di dollari americani e ha oltre 3000 dipendenti sparsi in giro per il mondo. 

È stata fondata da Peter George Peterson e Stephen A. Schwarzman, e dal 1985, anno della sua fondazione, è guidata da Schwarzman che copre il ruolo di amministratore delegato. 

L’accordo tra Blackstone e Crown Resorts

La corte federale australiana approva l’accordo tra Blackstone e Crown che prevede l’acquisizione dell’ultima da parte di SS Silver, entità di proprietà del colosso del mondo della finanza. 

Crown, che era presente sul mercato finanziario ASX, è già stata sospesa e, nel momento in cui la vendita dell’azienda sarà effettuata, i suoi azionisti incasseranno 13,10$ per azione. 

Per concludere l’acquisizione Crown deve depositate una copia delle ordinanze all’ASIC (Australian Securities and Investments Commission) e da quel momento la vendita è legale. 

Perché è la corte federale australiana che approva l’accordo tra Blackstone e Crown?

Il motivo per cui è la corte federale che dà il consenso all’accordo tra Crown e Blackstone è molto semplice, Crown era stato giudicato non adatto a gestire i suoi casinò di Sydney e Melbourne per condotte illegali e riciclaggio di denaro. 

Oltretutto, la corte federale non è stato l’unico ente a dover dare l’ok per questa vendita. Anche le autorità del Western Australia, del Victoria e del Nuovo Galles del Sud hanno dovuto dare la loro approvazione. 

Gli azionisti avevano già dato l’ok alla vendita che ora, dopo il consenso di enti e corte federale, può finalmente essere conclusa.

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