Revisione Gambling Act nel Regno Unito: le ultime novità

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Nel corso delle ultime settimane il Governo guidato dal conservatore Boris Johnson è pronto ad una revisione del Gambling Act, il cui ultimo aggiornamento risale al 2005. Ovviamente si tratta di una procedura che richiederà diverso tempo ma che dovrebbe portare ad un cambiamento abbastanza visto del regolamento nazionale per quanto riguarda il gioco in Inghilterra, soprattutto per i casinò online e slot machine.

La versione attuale, varata quando a Downing Street c’era Tony Blair, è ritenuta una legge abbastanza libera da restrizioni e che, quindi, potrebbe potenzialmente favorire il diffondersi del gioco a cui, purtroppo, sono collegate diverse patologie, tra cui soprattutto la ludopatia.

La revisione del gambling Act era uno dei temi principali di Johnson durante la sua campagna elettorale e sembra che sia arrivato il momento giusto per metterci mano.

Indice

Le principali modifiche apportate con la revisione del Gambling Act

Ad occuparsi delle potenziali modifiche c’è il Dipartimento per il digitale, la cultura, i media e lo sport (DCMS).

Secondo quanto riporta il Guardian, uno dei più importanti giornali inglese, ad essere messi sotto la lente d’ingrandimento ci sarebbe il rapporto tra pubblicità delle sale da gioco virtuali e tradizionali e il costante aumento di giovani che si avvicinano ai casinò online. Proprio per questo si starebbe pensando ad un totale divieto di pubblicità per queste attività, così come avviene attualmente in Italia, o comunque diverse restrizioni. Ad esempio potrebbe essere vietata la partnership tra squadre di calcio e piattaforme di gioco online. Così come non potrebbero essere pubblicizzate le offerte di benvenuto e le varie promozioni create dai casinò.

Il dibattito è comunque attualmente in corso tra le varie anime sia del Governo sia delle parti politiche. Ci si aspetta che il confronto, man mano che passino le settimane, inizi a diventare anche abbastanza duro.

Come controllare le perdite?

Tra i punti in discussione, poi c’è anche la possibilità di porre un limite alle perdite quotidiane riportate dei giocatori. Attualmente, infatti, i giocatori dei casinò sia online che terrestri, possono giocare quanto vogliono. Questo, però, comporta anche gravi perdite e di conseguenza problemi economici alle persone. Oltre ad un limite mensile, o quotidiano, potrebbe essere introdotto anche qualche algoritmo che possa concentrarsi particolarmente su quei giocatori che non possono poi spendere somme di denaro ingenti. In questa direzione ci sarebbe anche la possibilità di imporre un limite massimo di puntata.

Perché in questo periodo?

CI si è interrogati sul perché, proprio in questo periodo di pandemia globale, si stia puntando l’attenzione sulla revisione del Gambling Act. La risposta è molto più semplice di quanto si pensi. Durante i periodi di quarantena e di lockdown anche in Inghilterra, i casinò online sono tra le attività che non solo non hanno registrato un calo, ma hanno aumentato l’importo delle loro entrate. Ovviamente questo è dovuto al fatto che stando in casa molte persone, tra cui anche giovanissimi, hanno provato a trovare un nuovo passatempo. E questo nuovo passatempo li ha portati ad avvicinarsi al mondo del gambling.

Ed è per questo che un gruppo di parlamentari, facenti parte sia dell’opposizione che della maggioranza, hanno creato un gruppo di lavoro denominato “Peers for Gambling Reform”, presieduto dal liberal democratico Lord Foster di Bath.

Dato che abbiamo più di 300.000 persone con problemi di gioco, tra cui 55.000 bambini, e un suicidio legato al gioco ogni giorno, è necessario agire urgentemente”. Queste le parole di Lor Foster riporta5te dal Guardian, a testimonianza della volontà di porre un freno al dilagare incontrollato del gioco d’azzardo in Inghilterra.

Il timore

Da quanto si apprende dalle varie fonti britanniche, tutti i vari protagonisti sarebbero d’accordo ad una rivisitazione del Gambling Act, anche abbastanza estesa. Il timore di molti, però, è che una serie di limitazioni e restrizioni avrebbero come principale conseguenza quella di dirottare i giocatori, e di conseguenza i loro soldi, verso siti di casinò non autorizzati. E questo comporterebbe anche una grave perdita di denaro per le casse dello stato. Al momento, le statistiche riportano che solo il 2,5% delle persone sceglie di giocare su siti non autorizzati. Quindi quasi tutto il flusso tra tasse sui concessionari e sulle vincite finisce allo Stato.

I rischi del gioco incontrollato

Come detto, alla base di questa discussione su una revisione del Gambling Act ci sono, in particolare, i rischi provocati da un gioco incontrollato. Le persone che cadono nella dipendenza dal gioco finiscono per indebitarsi per migliaia di sterline senza neanche rendersene conto. Soldi che poi non possono più restituire e quindi inizia un circolo vizioso di prestiti e finanziarie. All’inizio ci si rivolge per lo più alle banche o agli istituti di credito. Ma quando non si ottempera al proprio impegno, ci si rivolge anche agli strozzini legati alla criminalità organizzata. E in quel caso la situazione diventa decisamente più critica.

I prossimi passi nella Revisione del Gambling Act

Al momento sono previsti diversi tavoli tra gli stakeholders del settore, tra cui ci sono associazioni di categoria, casinò e bookmakers. Si provvederà quindi ad un’attenta analisi dei dati anche per capire se effettivamente quali sono i collegamenti a cui prestare attenzione, come ad esempio la pubblicità online e l’aumento di giovani giocatori. Al termine di questo confronto, poi, si metteranno sul tavolo tutte le proposte arrivate e si provvederà ad una discussione. Quello che è certo in questa situazione è che la revisione del Gambling Act ci sarà. Resta da capire, però, quanto sarà profonda e se riuscirà ad accontentare tutti.

Occasione anche per l’Italia?

Il Governo italiano ha già attivato una serie di riforme negli ultimi anni per porre un freno al gioco d’azzardo, in particolare quello online. Il piano dovrebbe completarsi nel prossimo anno ma non è detto che la revisione del Gambling Act in una delle patrie delle scommesse, potrebbe portare delle conseguenze o comunque dei confronti anche in Italia. In realtà qualcosa ha già iniziato a muoversi come il divieto di sponsorizzazioni e pubblicità.

Revisione Gambling Act: conclusione

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