Mentre in Italia le riforme sul gioco online continuano a essere rallentate dal CdM, nel Regno Unito si sta lavorando per considerare una tassa unica per i casino online inglesi. Il governo inglese infatti è pronto a dare inizio a una consultazione per parlare della proposta che potrebbe permettere di superare l’attuale normativa a 3 imposte per lasciare spazio a una tassa unica.
La notizia è stata annunciata durante il cosiddetto “Autumn Statement”, che svela pubblicamente le ultime misure della politica fiscale del Paese. I siti online casino sono pronti a scoprire quali saranno le novità del settore non appena verrà pubblicata una consultazione sulle proposte che porterà a raggruppare le spese del gioco d’azzardo a distanza. Questa notizia chiama quindi in causa non solo il gioco d’azzardo offerto tramite internet. Ci si apre anche a tutti i servizi via smartphone, TV e radio.
Qual è la situazione attuale dei casino online inglesi
Per capire che cosa cambierebbe in terra inglese è opportuno capire qual è il quadro attuale. Al momento sono previste:
- Un’imposta sul gioco pari al 21% dei profitti per il gaming a distanza;
- Il 15% sulle scommesse in pool;
- 15% per le entrate nette del settore del betting.
Al momento il testo non presenta proposte che possano però modificare la tassazione rispetto al gioco tradizionale.
Sembra inoltre che la Gambling Commission voglia lanciare nuove consultazioni. In tal modo potrà continuare la discussione rispetto alle proposte relative al gioco d’azzardo e ai casino online inglesi.
Mesi delicati per i siti online casino e sale da gioco fisiche inglesi
Secondo una stima dell’Office for Budget Responsibility (ente pubblico che fornisce previsioni economiche e analisi indipendenti) pare che gli oneri relativi al gioco, sia online che e tradizionale, frutteranno 3,5 miliardi di sterline (4 miliardi di euro) nel 2023-24.
Se l’imposta generale dovesse essere portata al 21% come tassa unica, si potrebbe registrare un vantaggio finanziario pari a 150-200 milioni di sterline all’anno. Ma oltre al discorso puramente finanziario, ci sono altri motivi che spingono gli enti interessati a procedere verso le nuove consultazioni.
Tim Miller, direttore esecutivo per lo sviluppo delle politiche della Gambling Commission, ha infatti spiegato che presto ci si concentrerà su una serie di incentivi per i siti online casino e le sale fisiche sul territorio.
L’idea è di sostenere strumenti orientati ai clienti, una maggior trasparenza nella tutela dei fondi dei clienti, una serie di azioni di prevenzione, oltre a sanzioni finanziarie e segnalazione di eventi finanziari.
Le consultazioni dovrebbero durare fino al mese di marzo 2024.
Davide è un esperto nell’industria dell’online gambling e delle reputazioni dei brand, conosce bene le strategie di business e le finanze dei vari bookmakers.