Operazione Pokerissimo: gioco illecito e mafie

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In tutte le nostre recensioni, articoli e guide che puoi trovare su Procasino, abbiamo sempre cercato di porre l’attenzione sulla necessità di giocare sempre su piattaforme di gioco legali in Italia e autorizzate dall’Agenzie delle Dogane e dei Monopoli. E l’operazione Pokerissimo, messa in atto dai militari della Guardia di Finanza di Potenza lo scorso 22 Gennaio, ci da’ un’ulteriore conferma di quanto sia importante giocare in modo legale. Nel corso di questa operazione, infatti, gli agenti delle Fiamme Gialle hanno dato atto al sequestro anticipato di beni, ai fini della confisca, emesso su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza nei confronti di Antonio Tancredi, 54 anni. L’uomo risulta già indagato da diverse Procure della Repubblica del territorio per reati legati al gioco illecito, perpetrati anche attraverso lo sviluppo e la gestione di complessi sistemi informatici di organizzazione e raccolta del gioco attivi su piattaforme estere.

In pratica, una delle operazione di cui è accusato il Tancredi è quello di creato e gestito una rete di piattaforme di gioco che, però, non erano legali in Italia e che quindi non pagavano le tasse. In pratica gestivano milioni di euro di cui gran parte finivano nelle loro tasche visto che non dovevano pagare alcuna imposta né tantomeno avere dei limiti di Return to Player che favorissero i giocatori.

Indice

Le mafie

Ovviamente, trattandosi di un business estremamente importante e che fruttava ogni anni diversi milioni di euro, sottratti ripetiamo alle casse dello Stato e quindi agli stessi cittadini, aveva attirato l’attenzione anche della criminalità organizzata. Tra questi c’erano gruppi calabresi e campani, tra cui i potenti e sanguinari Casalesi.

Il ruolo di Tancredi per la Finanza

La Procura di Potenza che ha gestito e seguito le indagini su Tancredi ritiene che il 54enne sia “un vero e proprio punto di riferimento, per le sue capacità tecniche e manageriali, per i sodalizi, anche mafiosi, che a lui si rivolgevano per gestire il gioco illegale online che attraverso l’elusione del pagamento delle imposte dovute, diveniva uno degli affari più remunerativi gestiti dalla criminalità organizzata”.

Il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Potenza, con il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia ed in particolare dal Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata, ha utilizzato la metodologia cd. “Pro-active investigation”, finalizzata a una ricostruzione sistematica. In poche parole, hanno confrontato le attività criminose e la crescita del patrimonio di Tancredi in base anche a quanto dichiarato ufficialmente. Così facendo le forze dell’Ordine hanno constato che c’era un dislivello tra i redditi ufficialmente dichiarati e i possedimenti e le proprietà nella disponibilità diretta ed indiretta di Tancredi e del suo nucleo familiare.

Il sequestro

In via precauzionale, quindi, la Guardia di Finanza ha sottoposto a sequestro un’abitazione di sette vani, con annesso magazzino, ubicata nel centro storico di Potenza. Inoltre, sono finite nel mirino degli inquirenti diverse quote di partecipazione in quattro società di capitali, di cui tre con sede legale a Potenza e una a Roma, nove rapporti finanziari e due certificati di buoni fruttiferi con una disponibilità di circa 12 mila euro, un’autovettura e preziosi. In generale il valore del sequestro ammonta ad oltre mezzo milione di euro.

Ecco perché scegliere una piattaforma legale

Questa brillante operazione della Guardia di Finanza, ci mostra quindi tutti i legami che ci sono dietro i siti illegali di scommesse e casinò. Abbiamo visto, infatti, come si tratta di un’azione illegale che interessa le mafie organizzate come la camorra e la Ndrangheta. Non bisogna quindi credere che giocare su un sito online sia solo un modo per avere un bonus più alto o che alla fine non si crea un danno a nessuno. I danni sono evidenti. Con si soldi spesi in queste piattaforme si alimenta la forza della criminalità organizzata e che continua a crescere ed investire con i milioni di euro guadagnati. Chi gioca su una piattaforma illegale, quindi, sa che potrebbe partecipare, seppur inconsapevolmente alla crescita delle mafie.

Inoltre, un altro punto fondamentale riguarda le tasse. Queste piattaforme illegali, rispetto ai bookmaker e casinò autorizzati, infatti, non pagano neanche un euro di tasse. Soldi destinati allo Stato e quindi ai servizi dei cittadini ma che invece finiscono in chissà quale conto bancario nei paradisi fiscali. Ovviamente è un danno a sé stessi e a tutta la cittadinanza visto che può usufruire di meno servizi.

Scegliete quindi di giocare solo su siti di scommesse e casinò online autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, che può effettuare controlli mirati e continui su questi siti.   

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