Il Coronavirus ha creato un triplo andamento per quanto riguarda i giochi a distanza. Troviamo, ad esempio, il settore dei casinò, già in crescita negli ultimi anni e con un incremento ancora maggiore nel 2020. Quello delle scommesse sportive ha subito un crollo verticale per quanto riguarda le sale tradizionali, e un calo meno vistoso, invece, per le puntate online, nonostante i tre mesi di stop. Stesso problema anche per i giochi gestiti in esclusiva dallo Stato italiano, tra cui, ovviamente il Lotto, il Superenalotto e le altre lotterie. Rispetto all’anno precedente, infatti, c’è stato un calo del 33% per le entrate tributarie giochi 2020. Nei prossimi paragrafi analizzeremo nel dettaglio questi dati e cercheremo di capire i motivi.
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MEF entrate tributarie: i dati
Nel 2020, le entrate tributarie giochi 2020 hanno raggiunto la somma di ben 446,7 miliardi di euro. Ovviamente da questa ingente somma di denaro arriva anche un importante gettito per le casse dello Stato. Questo perché si tratta di giochi assolutamente legale e gestiti o autorizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ovvero l’unico ente in Italia deputato al gioco a distanza e che fa parte del Ministero delle Economie e delle Finanze.
La tasse derivano sia da imposte dirette che indirette. Tra le prime troviamo ad esempio, l’Irpef e l’Ires. Tra le seconde, invece, i costi sui consumi e l’Iva. In totale, quest’anno le entrate tributarie giochi 2020 hanno garantito 10,5 miliardi di euro. Una cifra importante, ma che comunque è in netto calo rispetto a tutto l’anno precedente. Parliamo di più di cinque miliardi di euro, pari quindi al 32,6%, in meno. E si tratta di un trend che sembra destinato a continuare, visto che nel mese di gennaio 2021 le entrate tributarie dai giochi sono risultate pari a 883 milioni di euro. Nello stesso mese dell’anno prima, ovvero l’unico in cui non si sentiva parlare di Coronavirus (arrivato nell’ultima settimana di febbraio in Italia), si erano avuti circa 395 milioni di euro in più. In un anno, quindi il croccolo è stato del 30,9%.
I motivi
Soffermarci troppo sui motivi è anche abbastanza inutile visto che dobbiamo considerare soprattutto il fattore lockdown e le restrizioni che hanno prima bloccato, e poi rallentato, il settore dei giochi. Naturalmente, anche quando è ripreso ci sono state delle complicazioni. Ad esempio, le persone avevano timore di uscire oppure nei tabacchini c’erano lunghe file e quindi i cittadini, stanchi di aspettare, non giocavano.
A pesare sulle entrate tributarie giochi, poi, ci sono anche le varie difficoltà economiche a cui sono stati sottoposti tantissimi italiani che quindi, dovendo tagliare delle spese, hanno optato per il gioco.
Il trend
Il crollo delle entrate tributarie giochi 2020 ha interrotto un trend positivo che proseguiva da alcuni anni. Solo per voler fare un esempio, basta considerare che nel 2019 si era avuto una crescita del 6,4% e un aumento totale di quasi un miliardo di euro. Bisognerà quindi vedere se nel 2021 si ritornerà ai dati del 2019, oppure se la crescita sarà ancora lenta.
Davide è un esperto nell’industria dell’online gambling e delle reputazioni dei brand, conosce bene le strategie di business e le finanze dei vari bookmakers.