Gli hacker mettono in crisi i casinò di Las Vegas

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Il mese di settembre difficilmente si farà dimenticare dai piani alti dei casinò di Las Vegas. In particolare dall’azienda MGM Resorts International, che gestisce una catena di resort incentrati sul business del gioco d’azzardo. Il motivo? MGM ha dovuto fermarsi per far fronte allo stop forzato dei suoi servizi, a causa di un potente attacco informatico che ha interessato proprio diverse violazioni dei più conosciuti casinò di Las Vegas.

La sicurezza informatica delle strutture è stata compromessa da un gruppo di giovani sviluppatori, poco più che maggiorenni, pronti a sollevare enormi quesiti e dubbi sulla sicurezza dei dati. Il gruppo di hacker, composto da ragazzi tra i 19 e 22 anni, ha esposto le vulnerabilità dei sistemi di protezione delle informazioni di Las Vegas, nota nel mondo per essere una città con tanti casinò e “casa” del gambling in ogni sua forma.

Dove sono riusciti ad arrivare i giovani hacker? Hanno superato i controlli dei sistemi informatici di alcune delle più grandi strutture da gioco, mettendo mano su diversi dati personali. E qui è nata una polemica importante: da un lato con MGM che nega il furto di dati e offre rassicurazioni ai giocatori. Dall’altra parte invece gli stessi appassionati hanno descritto sui social network una realtà ben diversa. Si parla infatti di interruzioni dei servizi, blocco di alcune slot e disfunzioni generali sui servizi più innovativi. 

L’ultimo attacco ai casinò di Las Vegas visto da vicino

L’ultimo attacco, che è avvenuto qualche giorno fa, è stato descritto in terra americana come una violazione dell’Help Desk IT dell’azienda. Il gruppo di hacker protagonista, non solo ha rivendicato la propria responsabilità con orgoglio, ma ha anche minacciato di diffondere ransomware sui sistemi informatici dell’azienda. Ora è intervenuta l’FBI per poter indagare sull’accaduto e ripristinare la sicurezza dei casinò di Las Vegas coinvolti.

Ma i casinò di Las Vegas non sono stati gli unici ad essere colpiti di recente. Non dimentichiamo infatti che oltre a MGM è stata presa di mira anche Caesars Entertainment Corporation (fondata a Reno ma con sede a Las Vegas), che ha subito un danno importante. E inoltre ha dovuto pagare decine di milioni agli hacker per impedire loro di pubblicare i dati rubati.

LO SAPEVI CHE... Caesars Entertainment è società che si pone alle spalle di colossi come il Flamingo, il Caesars Palace, il Rio e il Paris Las Vegas. 

La situazione è allarmante in terra americana e a lanciare un appello è stato Alan Feldman, uno dei più grandi esperti mondiali di gioco responsabile. Secondo l’illustre membro del gioco responsabile per l’International Gaming Institute dell’UNLV è necessario seguire “una costante evoluzione dei sistemi di sicurezza, dei protocolli e delle tecnologie” per contrastare i criminali informatici.

Feldman continuerà quindi a lavorare rispetto a queste richieste, cercando di sviluppare programmi e politiche per promuovere le conoscenze e la sicurezza del settore.

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