Un anno di chiusura sale giochi: cosa è successo

Home » Un anno di chiusura sale giochi: cosa è successo

Lo scorso 21 febbraio 2020 è una data che, almeno in Italia, in pochi dimenticheranno. Era da poco passata la mezzanotte, il giovedì era finito ed era iniziato il weekend durante il quale ci si sarebbe divertiti prendendo una pausa dal lavoro. Qualcuno magari sarebbe andato nel suo casinò terrestre preferito o avrebbe puntato su qualche evento sportivo. La realtà, però, è che quel giorno tutti lo ricorderanno perché è stato segnalato il primo caso di Coronavirus in Italia. Un virus di cui si sentiva parlare ma che era in Cina, nessuno pensava che avrebbe percorso migliaia di chilometri e sarebbe giunto fin da noi. Da quel giorno la vita di tanti è cambiata. Sono arrivate in successione le chiusure di scuole, dei negozi e anche la chiusura sale giochi e casinò.

Da quel 21 febbraio è passato un anno di chiusura, o quantomeno di tantissimi mesi in cui le serrande si sono abbassate a fronte di sole alcune settimane, in particolare.

In questo articolo ripercorreremo, attraverso i vari decreti legge e i DPCM, un anno di chiusura per centri scommesse e casinò terrestri.

Indice

Cosa è successo in un anno di chiusura

Il primo Decreto legge

Il 23 Febbraio il Governo Conte decide di creare le zone rosse, ovvero una decina di città in cui si erano registrati i primi casi si Covid. Ovviamente si dispone anche la chiusura sale giochi e “tutte le attività commerciali, esclusi gli esercizi commerciali per l’acquisto dei beni di prima necessità. Questo fu il primo atto a cui poi inizieranno a seguire decine di DPCM, ormai entrati nel gergo comune, a distanza anche di poche ore l’uno dall’altro.

L’8 Marzo: le sale da gioco vengono nominate per la prima volta

Con il DPCM dell’8 Marzo in Lombardia e in diverse province emiliane, venete e piemontesi viene decisa la sospensione di diverse attive ludiche e di intrattenimenti tra cui anche la chiusura sale giochi, centri scommesse, sale bingo e locali assimilati.

Il Lockdown che rivoluziona la vita di milioni di italiani

Con il DPCM del 9 Marzo, il presidente Conte, in un accorato messaggio in diretta televisiva a reti unificate annuncia il lockdown nazionale con lo slogan “Io Resto a Casa”. Di conseguenza, anche lo stop al settore di casinò e sale da gioco viene esteso su tutto il territorio italiano. Da permettere che questi provvedimenti avevano una durata breve, solitamente di 15 giorni, ma che vengono prolungati di volta in volta.

Niente sport

Oltre alla proroga della chiusura sale giochi e delle altre attività non essenziali, c’è anche la sospensione di tutte le attività sportive sia in luogo pubblico che privato. Stop quindi ai campionati di calcio, di basket e si tutte le altre discipline. Gli atleti non possono neanche allenarsi.

DPCM del 17 maggio 2020: si apre uno spiraglio

La curva epidemiologica inizia continua a scendere. Ci sono ancora tanti casi al giorno ma il momento buio sembra essere passato. Il lockdown duro è servito e le attività possono iniziare ad aprire, così come possono riprendere le gli allenamenti per gli atleti, sempre rispettando la distanza. È comunque un primo segnale anche se le attività agonistiche restano ferme così come prosegue la chiusura sale giochi e casinò.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

I migliori casinò online:
Lottomatica

Bonus Benvenuto fino a 2000€ in Play Bonus Slot +
500€ di Bonus Registrazione con SPID

GoldBet Casino

100% fino a 1.000€
sul primo deposito + Bonus Registrazione SPID da 500€

NetBet

10€ gratis per i nostri utenti +
Fino a 600€
su 3 depositi +
200 giri gratis