Il regolatore danese, lo Spillemyndigheden, vieta i bonus di riattivazione per i giocatori che hanno abbandonato il loro conto gioco.
Questa la novità che il regolatore lancia sul mercato, solamente pochi mesi dopo aver bloccato un ingente numero di siti di operatori, come abbiamo spiegato in questo articolo.
Ma andiamo a vedere il motivo che ha portato lo Spillemyndigheden a prendere questa decisione sui bonus.
Indice
Cos’è l’ente Spillemyndigheden?
Lo Spillemyndigheden, ovvero il regolatore danese che ora vieta i bonus di riattivazione, è un ente simile alla nostra Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ma più specifico per il gioco d’azzardo.
Ha la sua sede a Odense, la città più grande del paese, situata sull’isola di Fionia nella Danimarca Meridionale.
Come detto, è un ente dedicato al gioco d’azzardo e dipende direttamente dal Ministero dell’Economia locale.
Perché e come vieta i bonus di riattivazione il regolatore danese
Lo Spillemyndigheden vieta questi tipo di bonus con il lancio della sua nuova guida sul gioco responsabile.
Nella guida, i bonus di riattivazione sono visti come una spinta al gioco anche per quelle persone che hanno temporaneamente abbandonato il gioco d’azzardo per scelta personale, magari dettata da possibili problematiche relative al gioco stesso.
Questo tipo di bonus, secondo l’ente regolatore, deve quindi essere considerato come una pratica di marketing irresponsabile e non conforme alle nuove regolamentazioni.
Le dichiarazioni del regolatore danese che vieta i bonus
Il regolatore danese Spillemyndigheden, che ora vieta i bonus di riattivazione, ha rilasciato delle dichiarazioni tramite una lettera.
Queste le dichiarazioni contenute: “L’inattività di un giocatore da parte del licenziatario non può essere un criterio di selezione per l’assegnazione di offerte promozionali. Pertanto, i bonus non possono essere assegnati sulla base dell’inattività del giocatore”.
E poi continua: “Le nuove regole prevedono inoltre che si dovrebbe prestare attenzione se un giocatore richiede un bonus, in quanto ciò potrebbe indicare che il giocatore ha bisogno di giocare ma non può permetterselo”.
Davide è un esperto nell’industria dell’online gambling e delle reputazioni dei brand, conosce bene le strategie di business e le finanze dei vari bookmakers.