Resta ancora molto difficile la situazione che riguarda i casinò terrestri in Italia, costretti a restare chiusi a causa delle restrizioni Covid. Tra questi c’è anche il casinò di Sanremo che punta a riaprire nel più breve tempo possibile. Nel frattempo, però, cerca di recuperare denaro utile per far fronte alla situazione economica molto difficile per iniziare a pagare i costi fissi della struttura. Ecco perché è nata una discussione sulla tassa casino Sanremo. Nei prossimi paragrafi vedremo nel dettaglio la richiesta ristoro tasse casino Sanremo.
Indice
Ristoro tasse casino Sanremo
Il casinò di Sanremo, tramite Alberto Bianchieri, sindaco della città ligure e il presidente del CDA di Casinò Spa Adriano Battistotti, hanno inviato un’istanza al premier italiano Draghi. All’interno del documento si fa luce su tutta la situazione che riguarda il casinò e si chiede anche un ristoro tasse casino Sanremo.
Nella lettera, infatti, si spiega nel dettaglio la situazioni e i problemi derivati dai vari periodi di lockdown che hanno costretto il casinò a restare chiuso per interi mesi. Inoltre, nello stesso documento, si legge: “E fino ad oggi è stato accordato alla società un ristoro di 150 mila euro, che all’Agenzia delle Entrate risulta essere “in lavorazione”. Quindi, al momento, il casinò di Sanremo non sembra aver ottenuto alcun ristoro, e comunque l’ammontare totale si aggirerebbe sui 150 mila euro.
Sindaco e presidente del CDA, però, stanno cercando di ottenere un ristoro sulla tassa casino Sanremo pagata in precedenza.
Il comune di Sanremo, infatti, ha rinunciato a diverse tasse che il casinò della città avrebbe dovuto pagare. Una scelta dovuta dal fatto che stando chiusi non ci sono stati incassi e quindi era praticamente impossibile richiedere queste somme di denaro. Lo scorso anno, però, la struttura di gioco ha pagato interamente oltre mezzo milione di tassa di concessione governativa e l’imposta sull’intrattenimento pari a 2,36 milioni. Ed è proprio sul mezzo milione di euro di tassa casino Sanremo su cui battono Bianchieri e Battistotti. In pratica, si richiede quel ristoro per far sì che il bilancio possa avere una piccola boccata d’aria.
Riaprire per non chiudere
Oltre al ristoro tasse casinò Sanremo, poi, si richiede al Primo Ministro anche una data certa per la riapertura della struttura. La situazione, infatti, sia per il casinò di Sanremo così come per le strutture italiane, sta peggiorando giorno dopo giorno. Il rischio è che si avvicini il momento in cui sarà definitivamente impossibile riaprire, decretando quindi il fallimento della struttura. Per spingere verso la riapertura i vertici della struttura stanno provando a mettere in campo ogni azione utile. Tra queste, ad esempio, c’è il rafforzamento delle misure di sicurezza per impedire il contagio ai tavoli da gioco.
Nel frattempo per provare restare a galla, la società sta eliminando ogni spesa superflua. C’è stata la sospensione di ogni tipo di investimento ritenuto non necessario e la rinegoziazione dei contratti delle forniture. Inoltre, sono stati sospesi tutti i diritti spettanti ai noleggiatori delle apparecchiature di gioco, ovvero le slot machine. Infine, la società ha richiesto un prestito ad un istituto bancario per circa 31 milioni di euro in totale.
Conclusione su tassa casino Sanremo
Continua a seguire il nostro blog per restare aggiornato su tutto ciò che riguarda il settore dei casinò online ma anche tradizionali. Nel corso delle prossime settimana, poi, continueremo a seguire anche le vicende della struttura ligure e vedremo se saranno riusciti ad riottenere la Tassa casino Sanremo richiesta.
Davide è un esperto nell’industria dell’online gambling e delle reputazioni dei brand, conosce bene le strategie di business e le finanze dei vari bookmakers.