È sicuramente un momento di grandi cambiamenti in casa di una delle software house più note al mondo. Il provider Microgaming infatti si prepara a dare una svolta al suo operato, attraverso un viaggio che è iniziato con l’arrivo del nuovo CEO Stephen Fisk, unendo tradizione e rinnovamento.
Se pensiamo a quanto successo negli ultimi anni possiamo sicuramente ricordare due momenti chiave: il primo è legato alla chiusura del Microgaming Poker Network. Il secondo invece alla cessione della piattaforma di aggregazione Quickfire con la quale lavorava a stretto contatto da tempo.
Microgaming e il ritorno al passato
Microgaming lavora da sempre su ambienti operativi regolamentati e sicuri, offrendo grande attenzione sul gioco d’azzardo. Ed è così che riesce a offrire servizi di tecnologia e consulenza che rispettano i requisiti di conformità normativa.
Vendere Quickfire ha significato una cosa: Microgaming ha cambiato la sua strategia e, come ha sottolineato lo stesso Fisk, l’obiettivo attuale è di concentrarsi su ciò che ha fatto prosperare l’azienda negli anni.
Il provider infatti ha iniziato come fornitore di piattaforme complete, poi ha puntato sui network di poker e bingo, fino ad arrivare alle slot online offerte nei Microgaming Casino, che sono sicuramente state la sua grande fortuna. Ma l’idea di lavorare a piattaforma completa non è mai svanita.
Lo sguardo è rivolto al futuro
Una cosa è certa, Microgaming sta tornando indietro, ma vuole farlo consapevole del futuro e delle occasioni che ha a disposizione. Si punterà quindi a ripristinare l’immagine di fornitore di piattaforme, monitorando da vicino il mercato di riferimento per analizzare prodotti, contenuti e servizi.
Ma oltre ai casino online, potrebbero presto arrivare anche le scommesse sportive, ma come spalla. Non tutti sanno che Microgaming alimenta Betway, offrendo così una soluzione ben collaudata e spesso troppo sottovalutata.
Non ci sarà quindi uno scontro diretto con altre piattaforme di betting sportive, ma l’idea di fornire prodotti e soluzioni che sono personalizzabili in base ai partner. Parlando di questa opportunità, Fisk ha spiegato:
“Forniremo loro i prodotti di cui hanno bisogno, che crediamo serviranno bene i loro clienti e faranno crescere entrambe le nostre attività contemporaneamente. È una vera partnership. Se vedono uno spazio in un mercato o in un insieme di prodotti diverso da quello che forse vediamo noi, si tratta di una conversazione molto aperta e onesta in termini di ciò che deve essere fatto”.
In questo modo Microgaming potrebbe affrontare un piccolo reset, che lo porterà a riposizionarsi sul mercato. Una sfida che sicuramente saprà stimolare l’azienda.
Riccardo è un esperto di software di gioco e di user experience. Valuta in maniera tecnica i giochi e i software usati, oltreché cercare bug o errori nei bookmakers.
